Qui est in caeli

- Ehi, James, ci hai mai pensato che se non fossimo cugini tu cuccheresti la metà?-
Lanciai uno sguardo di fuoco a Edward, possibile che non mi lasciasse mai dormire durante l'ora di matematica? Sempre con le sue domande del cacchio, come "Ma secondo te come posso rovinare la vita a qualcuno oggi?" oppure "Ma pensi che la zia si farebbe degli scrupoli se le chiedessi di toccare il suo culetto?".
- è il mio primo problema Ed. Ora, se non ti dispiace....vorrei continuare a fare la nanna.-
- MERCY! WINCHESTER! Potete chiudere quella bocca?

Sospirai bussando alla porta. Che palle, era il primo giorno di scuola e papà era riuscito a convincere mamma che era meglio per noi frequentare il liceo come tutte le persone normali. Cazzo cazzo cazzo, non eravamo normali perché non se lo ficcavano in testa? Comunque di normalità ne vedevo ben poca perché quel liceo pullulava di esseri non umani, e con questo ho detto tutto. Mio fratello entrò con me in classe, eravamo piuttosto simili, quasi identici se non fosse stato per il fatto che lui era un ragazzo ed io una ragazza. ..
- e voi siete? -
- eravamo in presidenza, abbiamo qui il permesso di entrata. Siamo stati trasferiti quest'anno -
La professoressa storse il naso e ci osservò.
- questa classe è per le persone al livello avanzato della matematica, voi avete rispettivamente l'età per il livello principianti -
Sospirai andando a sedermi in un posto libero mentre Kyle prendeva un gesso e risolveva un problema di trigonometria in nemmeno un minuto per poi sedersi accanto a me.
- la prossima volta potresti metterci un pò di più -
- non avevo voglia di stare in piedi -
Sorrisi. Okay la prof era rimasta scioccata.

Ed mi toccò di nuovo la spalla.
- CHE CAZZO VUOI!-
- hai visto?-
Mi guardai attorno, l'intera classe guardava alle ultime due file...un ragazzo e una ragazza che non avevo mai visto sedevano lì, guardandoci tutti come alieni.
-...e allora?-
- E ALLORA?? Non era sempre stato il tuo sogno fartela con dei gemelli?-
...
- Ti rendi conto che sono un maschio e una femmina vero?-
- Appunto!-
Mollai a mio cugino un cazzotto, giusto per gradire...tanto era un licantropo, non si faceva nulla!
- WINCHESTER! QUESTA è L'ULTIMA GOCCIA!-
- ma non si è fatto nulla! -
- ...fa taaanto male prof, tanto male...mi sembra di vedere la luce...-
Lo guardai male...bastardo.

Guardai il biondo, avevo sentito la sua presa di giro e Kyle mi guardò come per dire "fai qualcosa, sei carina e bella ed un genio in recitazione", così sospirai alzando la mano.
- professoressa il teorema alla lavagna è errato, intendo dire, è impossibile ricavare ciò che viene chiesto in quanto non è concepiile che infinito venga frazionato da pi greco, ha invertito qualche parte per sbaglio -
Ci volle nemmeno un secondo perché lei si rendesse conto che io stavo minando la sua credibilità, mi osservò pronta ad irritarsi finché non si voltò e si rese conto che avevo ragione. Borbottò e continuò a parlare del teorema dimenticandosi dei due ragazzi. Erano carini, ma sembravano due idioti.
- venti dollari che uno di loro si prende un rapporto in comportamento entro due giorni -
- trenta che finiscono in presidenza entro due giorni -

Mi voltai e guardai la ragazza,figuriamoci se Ed aveva capito il gioco con cui la ragazza ci aveva salvato! Incrociai il suo sguardo per una frazione di secondo,prima di tornare al foglio davanti a me. Era un disegno abbastanza realistico di Will, la sorellastra di Edward,era da anni che rompeva per un ritratto... Come cacciatore non sarò mai come i miei, ma con una pe na e una matita ero meglio di mille altri.
La Campanella suonò, e tutti si accalcarono verso l'ingresso...io neanche la sentii, assorbito com'ero nel disegno.



Dio,che ho fatto di male per avere un cugino così lesso?
- Ehi Da Vinci,io me ne vado in mensa...quando hai ultimato il tuo capolavoro sai dove trovarmi!- mi lanciò un'altra delle sue occhiate,girai sui tacchi e andai.

L'idiota numero due incrociò il mio sguardo mentre l'idiota numero uno era già sfrecciato via.
La professoressa chiese di parlare con me e Kyle, e per qualche attimo si scusò per averci scambiato per matricole, ma "è comprensibile, insomma... avete quanto, sedici diciasette anni? Molti dei miei studenti di ultimo anno a malapena capiscono ciò che scrivo, figurarsi voi così giovani, non era mia intenzione insultarvi. Siete i benvenuti nella mia lezione e.." continuò così per cinque minuti buoni mentre io osservavo il riccioluto e Kyle sorrideva amorevolmente alla ancora-non-tanto-vecchia professoressa pensando che aveva un bel collo e che disegnandolo sarebbe venuto un capolavoro. Gli diedi una gomitata, mio fratello era così innocente da non pensare a masturbarsi, a seni scoperti o fondoschiena da urlo, no!Lui pensava all'anatomia, a quanto sarebbe stato interessante se ci fosse stata una precisa proporzione tra le vene ed il sistema nervoso della prof. Santo cielo! Sbuffai e me ne andai in mensa appena ebbe finito.


Sentite, era un collo perfetto, magari con qualche ruga ma proporzionalmente parlando Fibonacci ne sarebbe stato fiero e sicuramente anche Michelangelo. Mi distrassi guardando il ragazzo seduto su cui avevo scommesso.
- è suonata la campanella -
Dissi infilando lo zaino in spalla ed accennando leggermente ad un sorriso. Ehi, non ero stronzo come mia sorella!
- senti, sai dov'è la mensa? Credo che finirò con il perdermi qua dentro - in realtà, sapevo perfettamente dove si trovava, che dava a Nord, che solo in certe ore del giorno la temperatura era abbastanza gradevole da favorire un tepore ne troppo freddo ne troppo caldo, e che inoltre non era raccomandabile mangiare il pollo. Okay, vi chiederete come mai nessuno dei due si era accorto che non eravamo umani, semplice: eravamo schermati. Nostra madre -a quanto si sapeva la miglior rompipalle nonché negromante al mondo- ci aveva insegnato come creare un muro invisibile attorno a noi. Perfino Desdemona Pickles non si era accorta di cosa eravamo una volta, e nemmeno Lucifero o Castiel, perciò avevamo una schermatura così perfetta che perfino il nostro odore sembrava umano. Ma io non sapevo che loro non lo erano, non ancora.

Edited by «fernie» - 30/11/2011, 10:39

Alzai la testa dal mio disegno.
-...ala nord, dovreste trovarla se non altro seguendo l'odore di pollo fritto...-
Mi alzai, facendo scivolare il blocco da disegno dentro lo zaino.
- Oh, grazie per prima... anche a nome di mio cugino,ma Ed è troppo scemo per accorgersi persino che oggi c'è il sole,quindi...-
Mi infilai la tracolla, i due gemelli sembravano non accennare il minimo movimento...andai verso il corridoio.

- ehi tu non vieni in mensa? -
Uscì dalla classe più che altro per evitare che la professoressa mi saltasse con le sue scuse nuovamente addosso come un mastino ammaestrato.
- e non volevo intromettermi, è stata mia sorella a fare tutto, è brava nei diversivi quando vuole. Chissà perché tutti la ascoltano -
Oh in realtà lo sapevamo il perché, era bella, proporzionata, attraente e sembrava una bambolina che si poteva rompere da un momento all'altro. Solo conoscendola si capiva che era lei che poteva romperti in due da un momento all'altro.

E questo non accennava a lasciarmi andare...ok, va bene, James sii gentile con i nuovi arrivati su!Giocherellai con il ciondolo di mio padre, ebbene sì, Dean Winchester si era separato dal suo diavolo di amuleto, e ormai per me era più un'antistress che altro.
- Non sono il classico tipo attaccabrighe o che fa pugni ogni due per tre, solo che Ed è bravo a ...a innervosire le persone.- accennai un sorriso, guardando davanti a me.
Piegai la testa giusto qualche secondo prima per evitare che un pallone mi finisse in fronte, e tornai a guardare quel tipo.
- Oh, io sono James Winchester, approposito.

Lo guardai. James Winchester. Già l'amuleto mi aveva fatto incuriosire, lo avevo visto in una foto di circa 20 anni prima al collo di Dean Winchester.
- figlio di Dean Winchester? -
Le parole mi sfuggirono di bocca. Maledetto computer che mi ritrovavo al posto del cervello, lui era il figlio di Desdemona Pickles e Dean Winchester. Mi ero informato da solo, i nostri genitori ci avevano tenuti alla larga dai loro vecchi amici, ci insegnavano a poco a poco i nostri poteri ma temevano in uno scontro. Temevano che Lucifero scoprisse che esistevano altri due negromanti come lei.
- io sono Kyle -
Niente cognome. Meglio così.

Annuii, non ero sorpreso più di tanto...mamma era una specie di celebrità nel suo campo e da quando papà aveva sventato l'Apocalisse per la 23esima volta stava iniziando ad essere conosciuto pure lui...
- Piacere Kyle.-
Kyle...che nome familiare..mi ricordava qualcosa...
Spinsi la porta della mensa,altro che Lucifero e Inferno, il vero Inferno era la mensa della scuola pubblica...alzai un sopracciglio.
- ...evita il pollo, fidati.- sorrisi di nuovo, andando verso il tavolo a cui già sedevano Wille ed Eddy

- posso sedere con voi? -
Chiesi prendendo una mela ed un cheeseburger con patatine.
Okay, non aveva neanche pensato che fossi figlio di un conoscente, perché rovinare tutto e dirgli che ero figlio della ex migliore amica di sua madre? Nonché amica anche di suo padre. Non era necessario.

Guardai il ragazzo nuovo.
- oh, certo, ci piace la carne fresca!- Will mi tirò uno scappellotto, perchè oggi le prendevo e basta? - Sei il ragazzo nuovo vero?-
James si sedette difronte a me, alzando gli occhi al cielo..proprio non lo capivo quel tipo, aveva tutto, era figo, un'aria da poeta maledetto...quasi quasi me lo sbattevo io!
- Come sta andando il mio ritratto Jay?- chiese Will.
Lui alzò lo sguardo su di lei.
- Sta andando...sì, credo sia la parola più appropriata. Vado a prendere del cibo...-e si alzò, andando verso il self service.

Risi piano, o meglio sorrisi come per dire "che imbecille". Se lo sarebbe sbattuto pure lui?
Okay, erano individui curiosi. Sentì una voce nella mia testa, mi girai e vidi mia sorella intenta a parlare con un ragazzo alto, piuttosto carino, con la divisa da football.
" Non sono interessata "tre parole e lo aveva liquidato. Si diresse ad un tavolo vuoto e si sedette con calma, poi mi guardò. Che ci fai lì seduto con quei due idioti? mi chiese via pensiero, ed io feci spallucce. "il rosso pensa che il biondo è così figo che perfino lui se lo farebbe" lei strabuzzò gli occhi e rise come se ciò fosse causato da un sms appena ricevuto "scherzi?", mossi la testa di poco "no."

Andai al self-service, buttando un'occhio all'altra metà della famiglia gemelli inquietanti.
Era una ragazza non male, ma aveva...qualcosa...era come se fosse priva di odore. Non intendo odore della pelle ma odore psichico. Insomma, ognuno di noi ha la sua traccia mentale, tranne lei e suo fratello.
Presi due cheeseburger, un po' di patatine e una mela, e tornai a sedermi passandole forse un po' troppo vicino.
- Molto bene, tentiamo di dare un senso alla giornata...Will, stai bene bionda.-
Sorrise, cambiava colore come cambiava ragazzo, i che accadeva abbastanza spesso.
- Grazie!